I Virgolini di Jalmicco e di Sevegliano
Storie, testimonianze, albero genealogico di una famiglia friulanaFamiglie con il cognome “Virgolini” ce ne sono tante in Italia, sia al Nord che al Sud, anche in Sicilia. E altre se ne trovano in diversi paesi europei ma anche oltre oceano, in particolare in Argentina. Molte di queste hanno qualche legame di parentela o di affinità, altre invece condividono lo stesso cognome ma non sappiamo se in passato avessero avuto un comune ascendente. E le varianti del cognome come “Virgolino”, “Vergolino”, “Vergulin”, “Virgolin” complicano ulteriormente la ricerca se ci si proponesse di ritrovare uno stipite unico.
Ma non è questo il nostro obiettivo. Qui si parla di un ramo dei “Virgolini” che nel XVII e XVIII secolo è presente a Jalmicco, oggi una frazione del comune di Palmanova (in provincia di Udine), e nelle località vicine: da Trivignano Udinese a Clauiano, a Chiopris-Viscone a nord dell’attuale Palmanova, a Palmada, Ronchis, San Lorenzo a sud della stessa località Un ramo che poi si è stabilito a Sevegliano intorno alla metà dell’Ottocento da dove una parte è emigrata in Argentina e altri si sono sparsi in Italia e in Europa.
Un gruppo di discendenti di quel ramo è ritratto in apertura di questa pagina in una foto del 1° agosto 1999, a Sevegliano.
Si vorrebbe ricostruire non solo il loro albero genealogico (nel quale ci sono dati biografici essenziali e qualche fotografia) ma inserire notizie sulle generazioni che si sono succedute nel loro contesto storico. Fornire notizie che ci aiutino a capire dove hanno vissuto, che lavoro hanno svolto, qual era il loro status sociale, perché si sono spostati da un luogo all’altro, come si sono trovati a vivere nel nuovo ambiente, com’è cambiata la loro vita nel corso dei decenni.
L’albero genealogico è un punto di partenza, non può essere un punto di arrivo. I risultati attesi sono diversi.
In primo luogo ristabilire una conoscenza tra le persone che sono imparentate ma che non si sono mai incontrate. In passato quando ci si trasferiva dal luogo natio era per trovare miglior fortuna e spesso in quel luogo non si tornava più. Così si perdevano i contatti con quelli che erano stati i nostri avi, i nostri parenti. Le tecnologie degli ultimi vent’anni consentono oggi di mettere in comunicazione anche quotidiana, anche continua, persone che stanno ai quattro angoli di una provincia, di una nazione, dell’intero pianeta. E quindi possono far incontrare, far conoscere nostri parenti che stanno in Germania, in Slovacchia, in Argentina che non abbiamo mai visto e che forse, di persona, non vedremo mai.
Il secondo obiettivo che si propone il lavoro di ricerca che parte dall’albero genealogico è quello di tentare di spiegare perché le cose sono andate così: perché quel ramo dei Virgolini si è spostato da Jalmicco a Sevegliano? E perché una parte di quella famiglia è emigrata in Argentina? In che condizioni vivevano quelli che sono rimasti? E come hanno vissuto quelli che sono partiti?
Le risposte a questi interrogativi diventeranno una specie di storia, non tanto dei singoli componenti di questo clan familiare ma dei decenni che i Virgolini hanno attraversato in Italia, in Argentina, in Europa. Saranno pubblicate testimonianze, ricostruzioni storiche, lettere, fotografie che ci permetteranno di conoscere meglio quelli che hanno lo stesso nostro cognome o che hanno gli stessi avi che abbiamo avuto noi ma che non abbiamo mai incontrato o che sono decenni che non vediamo più. E la lettura di questa storia forse ci farà venire voglia di conoscere qualcuno di persona, qualcuno che abbiamo scoperto proprio grazie a questo portale che è imparentato con noi.
Come nasce la ricerca sui “Virgolini di Jalmicco e di Sevegliano”
La ricostruzione dell’albero genealogico della famiglia Virgolini e lo sviluppo dei contatti con quei Virgolini che erano emigrati dal Friuli verso l’Argentina tra XIX e XX secolo sono stati al centro degli interessi di Mario Virgolini (1917-1986) negli ultimi anni della sua vita. Lo muovevano in questa direzione un profondo senso della famiglia (intrecciato con un grande interesse per la sua famiglia di origine), una passione per le vicende storiche del suo Friuli, la voglia di stabilire contatti e di riprendere fili che si erano interrotti con quei membri della “grande famiglia” Virgolini che ora sono sparsi per il mondo.
Le ricerche di Mario Virgolini sono state riprese e proseguite dai suoi figli e da alcuni dei suoi nipoti (figli di sorelle di Mario, in particolare Mario e Valter Buttò, Mery Borella, Alessandro Sandra). Sulla scorta dei risultati delle ricerche e anche per rendere onore alla memoria di Mario Virgolini e degli altri Virgolini defunti, per iniziativa delle persone citate sopra e di altri discendenti dei Virgolini, sono avvenuti una serie di incontri, sia quelli del ramo di Luigi Virgolini e Maria Cettolo che quelli del ramo di Antonio Virgolini e Caterina Cettolo, tutti due i rami stabilitisi a Sevegliano di Bagnaria Arsa (Udine) nel corso del XIX secolo e provenienti da Jalmicco, una frazione un tempo di Trivignano Udinese e di Clauiano, ora di Palmanova (in provincia di Udine).
È da queste premesse che ha preso avvio una vera e propria ricerca condotta dal responsabile di questa pagina e che è aperta a contributi che possono venire da tutti e da tutte le parti del mondo. Per questo segnalo il mio indirizzo di posta elettronica (lucianoosbat960@gmail.com): sono il creatore di questa pagina. E’ qui che possono essere inviati i dati in qualche modo collegabili ai Virgolini e che, una volta vagliati, verranno inseriti nel data base in via di costruzione.
Il data base è partito con la costruzione dell’albero genealogico complessivo e con le articolazioni dei diversi “rami”. Proseguirà poi con la raccolta dei dati riferiti ai singoli membri delle famiglie e, in alcuni casi, con immagini fotografiche di supporto. Tutto sulla base dei dati che sono reperibili pubblicamente e con quelli che i singoli interessati vorranno mettere a disposizione.
Se qualcuno non vuole che i suoi dati siano messi nell’albero genealogico lo invito a scrivermi e io provvederò a lasciare il nome togliendo ogni altro dato biografico.
Le origini dei Virgolini di Jalmicco e poi di Sevegliano
All’origine di questi Virgolini di Jalmicco e poi di Sevegliano è c’è un Antonio, figlio di Pietro Virgolini e di Domenica Minigutti.
Il “Foglio di famiglia” del Comune di Bagnaria Arsa n. 230 relativo alla Frazione di Sevegliano, alla casa posta in Via Campolonghetto, n. 21 (poi Via IV Novembre), redatto dopo il 1866, comincia proprio con il nome di Antonio Virgolini e lo dice nato a Jalmicco, ora frazione di Palmanova (ma un tempo, prima del 1797, luogo di confine tra la Repubblica di Venezia e la Contea di Gorizia che apparteneva agli Asburgo).
Quando Antonio nasce il 1° agosto 1812 quel territorio non era più veneziano: da un quindicennio Napoleone, con il Trattato di Campoformido, aveva deciso la fine della Repubblica di Venezia. La “Patria del Friuli” (come era chiamato allora il Friuli) fece parte dei territori direttamente annessi alla Francia sino al Congresso di Vienna quando si decise che entrasse a far parte dei domini asburgici come Provincia del Friuli.
Un “Ruolo della popolazione della Frazione di Jalmicco” del 1834 (che in quegli anni doveva essere ancora frazione di Trivignano Udinese) ci aiuta a scoprire che Antonio era figlio di Pietro Virgolini e di Domenica Minigutti. Pietro era nato il 16 novembre 1782 mentre Domenica era nata il 27 febbraio 1785; erano tutti due di Jalmicco. Si erano sposati l’8 febbraio 1804. Pietro, a sua volta, sembrerebbe essere figlio di un Antonio Virgolini e di una Antonia non meglio precisata.
Nulla di più dicono i registri pubblici mentre i registri sacramentali, conservati negli archivi parrocchiali (che potrebbero aggiungere molti altri particolari) non sono disponibili. Quelli di Jalmicco sono andati distrutti in un incendio della prima metà del XIX secolo. È probabile che qualche elemento ulteriore si possa trarre dalla più attenta consultazione dei registri di Trivignano e di Sevegliano e dalla documentazione conservata nell’Archivio storico della Diocesi di Udine e negli Archivi di Stato di Udine e di Gorizia.
Ritorniamo all’Antonio (1 agosto1812 – 27 marzo 1893) figlio di Pietro che sposa Anna Zoof (1 novembre 1818 – 4 agosto1888) e che ha come primo figlio Pietro Virgolini (5 ottobre 1843 – 1916) che sposa Maria Zamparo (18 ottobre 1845 -1911).
Da Pietro Virgolini e Maria Zamparo hanno avuto origine Antonio Virgolini (1872-1931) che ha sposato Caterina Cettolo (1877-1969) e Luigi Virgolini (1814 – 1920) che ha sposato Maria Cettolo (1880 – 1951). Caterina e Maria Cettolo erano sorelle originarie di Bicinicco (Udine).
Da questi due fratelli che hanno sposato due sorelle hanno tratto origine gli attuali discendenti, alcuni dei quali si sono incontrati per una festa insieme il 1° agosto 1999 a Sevegliano di Bagnaria Arsa (Udine) come già ricordato, proprio nell’antica residenza dei Virgolini.
Era in questa casa che hanno abitato Antonio Virgolini e Anna Zoof (i genitori di Antonio, Pietro e Domenica devono essere morti prima del 1866 perché non compaiono nell’Anagrafe di Bagnaria Arsa), insieme con i loro figli, nuore e generi, nipoti e pronipoti quando si sono trasferiti da Jalmicco a Sevegliano.
Dallo stesso “Foglio di famiglia” si deducono le date e i luoghi di nascita di ciascuno, in alcuni casi anche le date della morte o della uscita dal territorio del Comune, se l’uscita era stata documentata come avveniva nel caso di emigrazione in America.
Antonio ed Anna erano vissuti a Jalmicco probabilmente fino al 1846 dato che i primi figli (Pietro e Giuseppe) nascono a Jalmicco mentre quelli successivi (da Giobatta in avanti) nascono tutti a Sevegliano dopo il novembre 1847.
I Virgolini a Sevegliano alla fine dell’Ottocento e l’emigrazione di alcuni verso l’Argentina.
È a partire da questo documento che si sono tracciati i primi “rami” dell’albero genealogico che risulta quindi così composto, sulla base del citato “Foglio di famiglia”:
Antonio Virgolini e Anna Zoof sono i genitori di:
- Pietro, nato a Jalmicco il 5.10.1842
- Giuseppe, nato a Jalmicco il 18.10.1845; sposa Antonia Colussi ed emigra in Argentina nel 1881.
- Giobatta, nato a Sevegliano il 27.11.1847; sposa Eleonora Colussi ed emigra in Argentina forse nel 1883.
- Agostino, nato a Sevegliano il 27.8.1849; sposa Caterina Vrech ed emigra in Argentina forse nel 1885.
- Celeste, nato a Sevegliano il 6.2.1854; sposa Maria Milocco ed emigra in Argentina forse nel 1885.
- Giulio, nato a Sevegliano il 6.1.1856, che diventerà sacerdote e resterà nella Diocesi di Udine.
- Alessandro, nato a Sevegliano il 14.3.1860; sposa Elisabetta Colussi ed emigra in Argentina nel 1888.
Sei anni dopo la nascita di Alessandro gran parte del Friuli (insieme al Veneto) passa dagli Asburgo ai Savoia: da quel momento la provincia di Udine è parte del Regno d’Italia. Se il passaggio da Jalmicco a Sevegliano è probabile che sia stato dettato dalla ricerca di migliori condizioni di vita, l’avvento del Regno d’Italia non ha favorito ulteriori progressi anche perché è stato seguito negli anni successivi da due crisi profonde che hanno colpito il mondo agricolo (anche in Friuli): la malattia della crittogama della vite che ha prodotto la distruzione di ettari di vigneti che erano una importante risorsa per l’economia famigliare; la crisi nel settore della bachicoltura a “causa della pebrina del filugello” con la riduzione della produzione e quindi l’ulteriore impoverimento delle famiglie che traevano da questo lavoro, esclusivamente femminile, un importante aiuto. Il tutto si era accompagnato alla riduzione dei prezzi del frumento a causa degli arrivi di questo prodotto ora dalla Russia e dagli Stati Uniti a prezzi più bassi di quelli praticati sul mercato italiano (ma di questi problemi si dirà più ampiamente in altra parte).
I Virgolini, che nella casa di Via Campolonghetto 21 cominciano ad essere tanti dato che i figli di Antonio sono cresciuti, hanno preso moglie e sono arrivati i primi nipoti, cominciano a guardarsi intorno per trovare delle soluzioni. Non è escluso che qualcuno di loro sia andato all’estero – in quegli anni si andava in Germania, in Austria e nei Balcani per lavori stagionali – prima di cominciare a pensare all’emigrazione definitiva. Si orientano per l’Argentina e il primo a partire dovrebbe essere stato Giuseppe che nel 1881 sbarca con la famiglia. Ma anche su queste partenze e sugli insediamenti in Argentina si parlerà in altre pagine.
A Sevegliano resterà alla fine il primogenito Pietro che aveva sposato Maria Zamparo (originaria di Jalmicco) forse nel 1870 o nel 1871 e i suoi figli che sono:
- Antonio, nato il 1/6/1872 che sposerà Caterina Cettolo il 30/1/1899 e morirà il 21/5/1931.
- Luigi, nato il 14/5/1874 che sposerà Maria Cettolo il 18/12/1901 e morirà nel 1920.
- Leonilde, nata il 9/1/1876 che sposerà Francesco Sgubin il 26/10/1895 ed emigrerà in Argentina.
- Ermenegildo, nato il 17/10/1877 che sposerà A. Maria Gaspardis ed emigrerà in Argentina.
- Maria Amabile, nata il 20/9/1879 e che resterà a Sevegliano.
- Umberto, nato l’8/1/1882 e morto il 16 gennaio 1882.
- Celestina, nata l’8/1/1882 che sposerà Sante Beltrame il 23/11/1903 e si trasferirà a Mortegliano.
- Elisabetta, nata il 9/6/1884 che sposerà Antonio De Biasio e si trasferirà a Privano.
- Caterina, nata il 2/11/1887 sposerà Pietro Martin ed abiterà a Sevegliano in casa Martin.
Cinque sono i fratelli di Pietro che, in tempi diversi, emigreranno in Argentina e poi anche due figli di Pietro (Leonilde ed Ermenegildo); là daranno luogo a nuovi rami di Virgolini o di affini in paesi diversi di quel paese.
Tra la fine dell’Ottocento e il primo decennio del Novecento nella casa di Via Campolonghetto a Sevegliano sono rimasti solo Antonio e Luigi con le rispettive mogli e i loro figli oltre a Maria Amabile (“Mine”) che resterà per tutta la vita con il fratello Antonio. Questo nucleo familiare resterà unito fino all’indomani della Prima guerra mondiale. La morte di Luigi, nel 1920, segnerà la divisione dei due nuclei: Antonio e i suoi figli e “Mine” resteranno nella casa avita. Maria, con i figli avuti da Luigi, si trasferirà nella casa dove resterà per il resto della vita, dall’altra parte del paese, in Via Palmada.
I figli di Antonio e di Caterina Cettolo (che si sono sposati il 30/1/1899) sono:
Luigia (1900-1975) che sposa Egidio Martin (1892-1985);
Pietro (1901-1973) che sposa Cecilia Battistutta (1909-1980);
Giulio (1904-1973) che sposa Maria Battistutta (1915 -);
Ernesto (1905-1985) che sposa Ida Tel (1914-1989);
Alessandro (1910-1984) che sposa prima Pia Nicli (1914-1958) e poi Maria Marin (1913-1991);
Ninfa (1912-1997) che sposa Antonio Colussi (1901-1945).
I figli di Luigi e di Maria Cettolo (che si sono sposati nel 1901) sono:
Raffaele (1902-1970) che diviene sacerdote;
Leonilda (1905-2005) che sposa Enos Moreale (1905-1984);
Armida (1907-1977) che sposa Romano Pers (1897-1986);
Palmira (1907-1955) che sposa Giuseppe Di Bert (1904-1968);
Maria Pia (1909-2002) che sposa Francesco Sandra (1890-1950);
Fede (1911-1946) che sposa Bruno Osbat (1914-1986);
Giuseppe (1911-1911);
Santina (1913-2012) che sposa Luigi Buttò (1912-1953);
Luigi (1915-1919);
Mario (1917-1986) che sposa Emilia Spessot (1920-2000);
Luigia (1920-2016) che sposa Luigi Borella (1905-2003).
Domande in attesa di risposta
I Virgolini che partono con Pietro e Domenica Minigutti hanno tutta una storia che accompagna la loro vita e quella dei loro discendenti. Ma hanno anche una storia che li precede. E queste storie rinviano a domande che per ora sono senza risposta.
Proviamo qui a indicare alcune di queste domande che diventeranno i capitoli del libro che si svilupperà dentro questo portale.
I Virgolini che incontriamo a Jalmicco di dove erano originari? E a Jalmicco qual era la loro condizione? Per chi lavoravano? E quanti sono i rami di Virgolini presenti a Jalmicco?
Perché, a metà dell’Ottocento, un ramo dei Virgolini di Jalmicco decide di spostarsi a Sevegliano? Al servizio di chi? Come cambiano nei decenni successivi le loro condizioni di vita?
Cosa convince (o costringe?) alcuni dei discendenti di Pietro e Domenica ad emigrare in Argentina? Cosa sappiamo di questi viaggi? E perché si vanno a stabilire in località diverse?
Qual è la situazione dell’Argentina quando vi arrivano i Virgolini? E come cambia la loro vita nei decenni successivi?
Come vengono affrontati gli anni della Prima guerra mondiale da parte dei Virgolini riomasti in Friuli? Cosa succede di loro dopo Caporetto? Quali le conseguenze sul loro lavoro negli anni del primo dopoguerra?
E come viene affrontata dalle famiglie Virgolini di Sevegliano la trasformazione dell’Italia da paese esclusivamente agricolo a paese agricolo-industriale nei primi cinquant’anni del secolo XX°?
Per ora, con le domande, fermiamoci qui. Se ci fossero le risposte già pronte avremmo non solo un libro ma una intera enciclopedia.
E nelle pagine successive cominciamo a dare le prime informazioni, i primi documenti.
